(AGENPARL) – Roma, 26 set 2016 – “Nella giornata odierna, presso il tribunale di Viterbo, si è svolta l’udienza preliminare per decidere il rinvio a giudizio di un autonoleggiatore, figlio di un noto rappresentante del mondo sindacale del noleggio, accusato di aver fatto una falsa dichiarazione, relativa al possesso di una rimessa situata in un comune del Viterbese”. E’ quanto affermano in un comunicato le strutture sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, FIt Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Associazione tutela legale taxi e Anar.
“La rimessa in questione risultava ubicata presso un ristorante del luogo e dal risultato delle indagini svolte dalle forze dell’ordine, inoltre, non era mai stata usata dal noleggiatore in questione a differenza di quanto previsto di alle leggi e regolamenti vigenti”.
“Nel processo che si celebrerà nel prossimo mese di luglio, i giudici hanno ammesso come parte civile l’Anar e l’Associazione tutela legale taxi”. “Nonostante questi procedimenti comincino ad avere un ritmo quasi quotidiano” – conclude la nota – “troviamo paradossale che alcune associazioni dei noleggi di fuori roma, con i loro avvocati e rappresentanti, continuino a farneticare strane teorie sulle Leggi che regolano il trasporto pubblico non di linea”.