“Nella giungla del trasporto pubblico non di linea, potrebbero entrare a pieno titolo due nuovi soggetti, i mototaxi ed i risciò, con quest’ultimi che già da tempo nei centri storici delle principali città d’arte del nostro Paese, agiscono impunemente in modo abusivo”. È quanto dichiarano in una nota Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb taxi, Or.S.A taxi, Ati Taxi, Fast Confsal e Associazione Tutela Legale Taxi.
“Il governo potrebbe concedere un parere favorevole ad un emendamento con il quale si renderebbe possibile equiparare questi veicoli ai taxi, aumentano così confusione e abusivismo – aggiungono – Questa è l’ennesima dimostrazione che in questo Paese, le sirene di chi agisce al di fuori di qualsiasi contesto normativo riescono sempre ad essere ascoltate. Una possibile sanatoria non si nega mai a nessuno e per soddisfare gli interessi particolari del mondo delle app dello sharing, si sta facendo anche una opposizione barricadiera contro qualsiasi ipotesi di introduzione di casco, assicurazione e targa per i monopattini, in barba alla sicurezza dei cittadini. Insomma il processo di deregolamentazione del comparto del trasporto pubblico non di linea procede sparato, in favore di abusivi e gruppi multinazionali e a tutto svantaggio degli utenti e degli operatori regolari”.