(ANSA) – TORINO, 11 MAG – “L’Europa riafferma ciò che noi diciamo da tempo. E’ comodo autoproclamarsi intermediatori, scaricando così rischi e oneri sugli altri e tenendo per sé solo i profitti. Concorrenza significa: parità d’accesso, stessi requisiti stessa tassazione, che è ciò che ci saremmo aspettati di ascoltare da un certo garante”. Così Federico Rolando portavoce nazionale di Federtaxi, commenta la conclusione a cui è giunto l’avvocato generale della Corte Ue nella causa intentata alla piattaforma Uber da un’associazione di taxi spagnola. (ANSA).
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