I messaggi di odio seminati nelle ultime settimane da alcuni rappresentanti sindacali che tutelano quella parte del mondo del noleggio, riottosa a qualsiasi forma di regolamentazione e i continui inviti fatti sempre dagli stessi irresponsabili signori, a ricorrere alla violenza nel tentativo di affermare le proprie inaccettabili ragioni, cominciano a dare i loro primi frutti avvelenati”. È quanto affermano in una nota Fit-Cisl taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Faisa Confail taxi, Unimpresa, Ati taxi, Associazioni Legale Tutela Taxi e Associazione autonoleggiatori- Anar.
“Non sono bastati, infatti, gli atti di vandalismo registrati nei giorni scorsi e i tanti messaggi minacciosi sui social network inviati da alcuni individui già prontamente identificati e denunciati alle Forze dell’Ordine – aggiungono – Ora nella nottata appena trascorsa, in una centralissima piazza della Capitale, un collega è stato aggredito e la sua vettura seriamente danneggiata da ignoti. Queste azioni inaccettabili hanno come obiettivo primario, la cancellazione delle regole appena introdotte nel comparto, trasformando così il problema del contrasto al dilagante fenomeno dell’uso improprio e abusivo di vetture di noleggio, in un problema di ordine pubblico.
Esprimiamo l’auspicio che le istituzioni democratiche di questo paese, in sede di conversione parlamentare del decreto recentemente approvato in consiglio dei ministri, sappiano respingere i tentativi di chi vuole piegare la volontà delle Camere agli interessi di poche facinorose persone che dell’illegalità e del non rispetto delle regole, hanno da sempre fatto uno stile di vita