Dobbiamo purtroppo comunicare alla categoria tutta che il Tribunale di Roma ha oggi ribaltato la propria decisione del 7 aprile con la quale ordinava lo Stop del servizio Uber Black su tutto il territorio nazionale (qui la sentenza). Purtroppo, la politica e i veri poteri forti hanno avuto la meglio… il Tribunale infatti ha ritenuto di non poter non tenere in considerazione l’Emendamento Lanzillotta approvato nel corso di questa causa che è andato ad incidere sul principio di territorialità e sull’obbligo di rientro a rimessa a carico degli NCC. Pertanto, grazie al nostro Parlamento e agli impegni assunti e non rispettati dal Governo, un servizio completamente abusivo (come UBER BLACK) potrà continuare ad operare in Italia.
Non abbiamo parole per descrivere il nostro sconcerto per un Governo, un Parlamento, una Autorità a tutela della concorrenza ed una destinata a regolare proprio i trasporti, che hanno fatto di tutto per ‘salvare’ una multinazionale aspirante monopolista che vuole sottrarre il lavoro a cittadini italiani, impedendo alla magistratura di proseguire nella propria lotta all’abusivismo iniziata con le sentenze della Corte Europea del 2014 sino ad arrivare a quelle dei Tribunali di Milano e di Torino che avevano vietato Uber-Pop nel 2015 e nel 2017. Ad oggi, dunque, il servizio Uber Black resterà operativo. Il servizio Uber-Pop invece continuerà comunque ad essere vietato su tutto il territorio italiano.
Noi possiamo solo ribadire che continueremo a lottare per il nostro lavoro contro ogni forma di abusivismo e in tutte le sedi… fino a quando non debelleremo questa piaga che si chiama: Abusivismo!”.