«Nella giornata appena trascorsa è iniziato presso il tribunale di Rieti, il processo a carico del vigile urbano di Greccio, di un ex consigliere comunale di Rieti e di 70 autonoleggiatori romani, accusati di aver ideato un meccanismo fraudolento per il rilascio illecito di circa 80 autorizzazioni di NCC, poi utilizzate illegalmente della capitale». È quanto affermano in un comunicato le strutture sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, FIt Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Anar – Associazione Nazionale Autonoleggiatori Romani e Associazione Tutela Legale Taxi. «Anche in questo procedimento, grazie al lavoro degli avvocati Alessandro Marcucci e Fabio Ramacci, siamo stati riconosciuti parte civile. Nell’odierna seduta – prosegue la nota – il Gup Dott. Fanelli, ha rinviato a giudizio tutti gli indagati riconoscendo il reato di concorso in abuso d’ufficio anche per i 70 autonoleggiatori.
Per anni abbiamo denunciato, inascoltati ai vertici alla polizia municipale di Roma ed in particolare alla squadra vetture, diretta dalla Dott.ssa Modafferi, macroscopiche anomalie presenti nel comparto, come le 80 concessioni NCC del comune di Greccio. Forse i caschi bianchi, ricevevano più ordini per effettuare controlli nei confronti dei tassisti, sulla base di ogni minuzioso cavillo della normativa vigente, anziché disposizioni per contrastare le anomalie suddette. Azioni che appaiono veramente singolari se si pensa alle migliaia di concessioni NCC di altri comuni che ancorano circolano sul territorio romano.
Auspichiamo che il neo Sindaco Raggi che ha fatto dell’onestà il suo cavallo di battaglia, possa pensare al più presto all’intera riorganizzazione del GPIT, destinando ad altro incarico il vecchio comandante, valorizzando nel contempo gli elementi e le competenze presenti al suo interno».