Federtaxi Cisal ringrazia nuovamente gli iscritti e la categoria per la vicinanza dimostrata. Ora tuttavia non dobbiamo abbassare la guardia. Per il Gruppo UBER questa è divenuta una ragione di vita o di morte sul nostro mercato: il MERCATO ITALIANO. Dobbiamo aspettarci di tutto: dall’intervento della politica a quello delle associazioni dei consumatori; dal Governo sino a più noti (o improvvisati) economisti.
A livello processuale vi anticipiamo quello che potrebbe accadere:
a) il Gruppo UBER presenterà entro pochi un giorni il c.d. reclamo (in parole povere una sorta di appello) contro la decisione del Tribunale di Roma di venerdì scorso;
b) questo processo avrà tempi rapidi (2/3 mesi) e la decisione che prenderà il Tribunale avrà effetti a tempo indeterminato… e noi ovviamente speriamo che confermerà quanto già deciso venerdì scorso;
c) in attesa della decisione finale, è possibile che il Gruppo UBER chieda di congelare l’ordine di sospensione del servizio UBER-BLACK per il tempo del processo di reclamo (circa 2/3 mesi, come detto), magari lamentando di dover licenziare, altrimenti, i dipendenti di UBER-ITALY unica società italiana; qualora tale sospensione fosse accordata, il Gruppo UBER la ‘venderebbe’ mediaticamente come una grande vittoria, tuttavia lo diciamo sin da oggi, così non sarebbe, trattandosi solo di un rinvio di un paio di mesi in attesa della decisione definitiva.
DETTO CIÒ NOI SIAMO PRONTI A TUTTO E RIPONIAMO LA NOSTRA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA CHE LE LEGGI LE APPLICA E NON LE SOSPENDE, COME HANNO PROVATO A FARE ALTRI POTERI DELLO STATO!
Roma, 10 aprile 2017 Il Direttivo