Leggiamo con stupore un documento (Principi riformatori) del 29/09/2017 indirizzato al MIT, a cura di un gruppo di “note associazioni ncc” in cui si afferma candidamente che: “…a seguito dei colloqui informali con le Istituzioni, in vista dell’adozione del disegno di legge delega di riforma degli autoservizi pubblici non di linea…” si richiedono importanti modifiche alla Legge 21/92, modifiche ovviamente poste a chiarissimo nocumento della categoria taxi e in cui, come sempre, si inneggia a deliranti aperture e conferma dell’attuale, non conosciuto, numero delle autorizzazioni ncc ponendole in capo alle Regioni “…necessario mantenere un sistema di programmazione numerica dei servizi di ncc e di taxi da parte delle Regioni…“.
Nel documento si parla addirittura di un non meglio identificato “…regime transitorio…” che, a nostro parere, aprirebbe, dopo 24 mesi di messa in mora, ad una emissione indisciplinata di autorizzazioni ncc nel nome di “un quadro normativo e giuridico arretrato…“.
Dopo un fumoso “… ambito dell’operatività del trasporto persone in conto terzi mai adeguato…” che contiene il nulla e il tutto in termini di interpretazione, si passa ad una improbabile “…esercitare il servizio di noleggio con conducente in qualsiasi forma giuridica,,,”. Chiude, l’esecrabile documento, con una generica passata sulle “…piattaforme…” e una pessima allusione ad una interpretabile non onestà delle FFOO con la frase “…necessario ed urgente adeguare il sistema sanzionatorio, uniformando il trattamento tra Taxi ed Ncc…” come se le Polizie usassero due pesi e due misure con taxi e ncc.
Rigettiamo nella maniera più decisa il documento in oggetto e chiediamo CHIARIMENTI PUBBLICI sui “,,,colloqui informali con le Istituzioni…” che, come ci è dato di capire, sarebbero intercorsi tra il mondo del noleggio con conducente e il Governo Italiano.
Il Direttivo Federtaxi.
Allegato il documento in oggetto