No a strumentalizzazione su sentenza Corte Costituzionale

federtaxi-ugl-fit-uiltrasporti-uti-fast«Nessuno può utilizzare in maniera strumentale la sentenza 265/2016 depositata ieri, poiché occorre limitarsi esclusivamente a prendere atto che la Corte costituzionale, in attesa dell’approvazione di nuove norme, boccia sulla base dell’ordinamento attuale la cosiddetta normativa anti Uber piemontese». È quanto dichiarano in una nota le segreterie nazionali di Uil Trasporti taxi, Ugl taxi, Fit Cisl taxi, Federtaxi Cisal, Uti e Fast-Confsal taxi. «Guardando ai contenuti, infatti, il motivo di tale bocciatura risulta essere squisitamente tecnico, poiché la norma approvata dalla Regione Piemonte, incide sulla disciplina della concorrenza, la cui competenza rimane esclusivamente nelle mani dello Stato. 

In quanto al rispettabilissimo auspicio formulato dalla Corte Costituzionale – prosegue la nota – relativo ad un aggiornamento della normativa di settore, al fine di consentire la disciplina delle cosiddette nuove forme di mobilità, basti ricordare che un parere altrettanto valido, emesso dal Consiglio di Stato nel lontano 1996, con il quale si chiedeva al Parlamento di intervenire per evitare il fenomeno di degenerazione dell’uso di autorizzazioni di noleggio che poi, puntualmente, si è prodotto, è rimasto lettera morta. Ad oggi le norme esistenti impediscono ad applicazioni quali Uber o similari di poter agire al di fuori delle regole stabilite e fino a quando saranno in vigore, andranno rispettate da tutti».

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