(ANSA) – ROMA, 30 MAR – «Lanciamo un appello a tutte le forze politiche, affinché in sede di confronto istituzionale, si arrivi allo stralcio dell’articolo 8 del Ddl Concorrenza». È quanto dichiara in una nota Massimo Campagnolo, presidente nazionale di Federtaxi Cisal.
«L’unica strada che può essere percorsa per concludere la riforma del settore – prosegue la nota – è quella di chiudere l’iter normativo già avviato con l’approvazione della legge 12/2019 – aggiunge – Restano infatti incomprensibili le ragioni per cui il nostro settore, senza che l’Europa lo abbia richiesto, sia stato inserito nel Ddl concorrenza. Ricordiamo a tutti che il nostro è e resta un servizio pubblico contraddistinto da un obbligo di prestazione e da tariffe amministrate che anche in questo periodo di esplosione dei prezzi, non sono aumentate di un centesimo.
Temiamo che la categoria, già provata da due anni di pandemia ed ulteriormente piegata dall’impennata del costo del carburante, possa dar vita ad una reazione scomposta. E mentre si blatera di potente lobby dei tassisti, disegnando norme con le quali regalare il settore a piattaforme di intermediazione digitale di proprietà di grandi gruppi stranieri – conclude la nota – nel Pnrr, pur essendo presenti risorse per le più svariate reti infrastrutturali e forme di mobilità, biciclette incluse, a dimostrazione della totale ininfluenza del settore, non c’è un centesimo sui taxi». (ANSA).