«Abbiamo già detto che a nostro avviso le preoccupazioni espresse da alcune organizzazioni in questo periodo nascano non tanto dalla mancata realizzazione di quanto si è impegnato a fare il governo per contrastare i diffusi fenomeni di abusivismo presenti nel settore e legati all’uso difforme di autorizzazioni di noleggio, in primo luogo i decreti attuativi di emanazione ministeriale, quanto dall’improvvisa consapevolezza che alcune delle probabili promesse fatte in via informale a strutture più economiche che sindacali, non saranno mantenute». È quanto affermano in una nota Fit Cisl taxi, UilTrasportitaxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Usb taxi, Fast tpnl Confsal e Faisa Confail taxi.
«Non parteciperemo dunque ad alcun fermo nazionale – affermano – dichiarato con forme e modalità francamente discutibili e ammantato da generici inviti all’unità che in realtà nascondono solo il tentativo di difendere interessi diversi da quelli dei lavoratori del settore. Siamo invece pronti a proclamare uno sciopero generale del settore – conclude la nota – con un blocco reale e totale del servizio, nel pieno rispetto delle normative vigenti, nel caso in cui il confronto con il Governo, dovesse assumere una piega non convincente»
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