Ai rappresentanti di Unica taxi Cgil, possiamo solo far presente che per dignità e coerenza, dovrebbero far fede i documenti che si presentano e si firmano. Chiedere l’applicazione del 29 comma 1 quater, e firmare contestualmente un documento con quelle sigle dell’associazionismo del settore del noleggio, secondo le quali l’applicazione di quell’articolo rappresenterebbe la morte per oltre il 70% delle imprese di noleggio che – ad oggi – non rispettano alcun vincolo di territorialità, non rientrando praticamente mai in alcuna rimessa, ma operando come fossero taxi, a noi pare leggermente contraddittorio.
Agitare poi lo spauracchio delle multinazionali, quando mai abbiamo avuto il piacere di vedere alcun rappresentante di questa struttura direttamente impegnato in nessuna delle numerose cause mosse verso la potente applicazione californiana, fa semplicemente tenerezza.
Comprendiamo che alcuni piccoli ed anonimi amministratori di qualche struttura radio taxi, possano essere preoccupati per l’integrità della loro comoda poltrona, ma l’uso strumentale che si fa delle applicazioni tecnologiche, necessariamente da regolamentare in modo più dettagliato, come se fossero l’unico problema della categoria, è francamente ridicolo.
Le nostre città sono letteralmente invase da migliaia di autorizzazioni di noleggio, nella disponibilità di piccoli e grandi “imprenditori” furbastri che, per il solo fatto di avere investito nell’acquisto dei loro mezzi usati abusivamente, oggi chiedono a gran voce di essere sanati.
Poveri onesti lavoratori che tramite la complicità del personale di numerose strutture alberghiere e ricettive, hanno messo in piedi un sistema di “dazione ambientale”, attraverso il quale setacciare la clientela, accaparrandosi le chiamate più redditizie.
Sistema che ha consentito loro, passateci il gioco di parole, di effettuare in “quantità un lavoro di qualità”, con il quale dare poi l’assalto anche all’utenza privata, facendo una straordinaria operazione di dumping e concorrenza sleale verso le auto bianche, praticando così prezzi spesso più bassi delle tariffe dei taxi.
Una gigantesca operazione di sistematico aggiramento delle regole, tipicamente italiana, con decine di amministratori disonesti pronti a rilasciare autorizzazioni facili, da utilizzare in modo improprio e che alla fine del giro, ha lasciato ai tassisti, gli scarti del mondo del noleggio e le prestazioni di natura sociale.
D’altronde, da chi è sempre stato ammaliato dal richiamo delle amministrazioni amiche, pronto a fare il sindacato di lotta o di governo a seconda del colore delle giunte e il cui contributo è stato determinante per spalancare la Zona a traffico limitato di una grande città come Roma, all’orda barbarica dei noleggi agresti, come possiamo aspettarci un minimo di coerenza???
Auguri…..
Federtaxi Cisal