Pubblichiamo il documento firmato dalle associazioni presenti al Parlamentino di oggi martedì 16 febbraio. A lato l’intervento del presidente Federtaxi Massimo Campagnolo in cui ribadiamo ancora una volta che la Legge 21/92 NON SI TOCCA.
Le Associazioni di categoria sottofirmatarie al termine del parlamentino tenuto a Genova oggi 16 febbraio 2016 ribadiscono i punti cardine che intendono perseguire a tutela degli interessi della categoria nell’immediato futuro:
1. Vanno respinte tutte le proposte emendative all’esame del Senato che hanno lo scopo di modificare la legge 21 /92.
2. Vanno mantenute le azioni di contrasto all’abusivismo sulla base della legge n. 21/ 1992 e l’approvazione dei correlati decreti attuativi.
3. Va mantenuta la natura locale del trasporto pubblico non di linea e quindi, del principio di territorialità per quanto concerne gli NCC e il servizio Taxi.
4. Mantenimento dei requisiti di professionalità nel TPL non di linea. In altri termini mantenimento delle figure professionali del tassista e del noleggiatore con conducente, senza introduzione di categorie terze e di autisti non professionisti.
5. Le tecnologie nel settore del TPL non di linea non devono costituire mezzo per l’elusione o la violazione da parte dei singoli operatori, delle disposizioni di legge cogenti.
I firmatari ribadiscono la necessità di dare una struttura stabile al parlamentino per mantenere il confronto all’interno di regole condivise e definite al fine di affrontare tutte le tematiche del settore con particolare riferimento al tema fiscale e contributivo.
Sollecitiamo la costituzione di un tavolo tecnico di lavoro permanente presso II Ministero dei Trasporti per monitorare le criticità del settore, formato da Governo, Regioni, ANCI e Associazioni di Categoria.
Proclamano, in caso di mancato riscontro, il fermo nazionale della categoria taxi nelle forme consentite, per il giorno 16 Marzo 2016.
Al fine di scongiurare le forme di protesta consentite e adottare le procedure di raffreddamento, chiediamo, con urgenza, un incontro ribadendo il ruolo pubblico del settore nell’ambito della mobilità