“Davvero un capolavoro straordinario realizzato dal Ministero guidato dal Vice Premier Salvini, questa ennesima sanatoria per gli Ncc. Abbiamo già conferito mandato ai nostri legali di presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. La lotta non è finita e continueremo a combattere per la legalità e la difesa del nostro lavoro, resistendo un minuto in più dell’ultimo abusivo“.
Così Ugl taxi,Federtaxi Cisal, Tam, Claai, Faisa Confail taxi, Unimpresa, Ati taxi, Associazione Tutela Legale Taxi e Associazione nazionale autonoleggiatori riuniti – Anar.
“Con una serie di acrobazie giuridiche simili a quanto avvenuto con l’emendamento Lanzillotta – spiegano – il ministero dell’Interno è arrivato a trasformare la parola ‘decreto’, nelle parole ‘legge di conversione del decreto’, determinando così l’effetto di posticipare di due mesi (da metà marzo a metà maggio), l’entrata in vigore delle sanzioni a carico dei noleggiatori abusivi, previste dall’art. 10-bis del decreto legge n. 135/2018”.
“Allo stesso modo – prosegue la nota – con un’altra identica se non ancora più astrusa capriola giuridica, il ministero è arrivato a snaturare il senso della norma transitoria con la quale sono stati fatti salvi per i prossimi due anni, i contratti di noleggio stipulati in deroga allo stesso decreto legge n. 135/2018, posticipando dal dicembre 2018 al gennaio 2019, il termine utile per la loro sottoscrizione. In altre parole il Ministero ha così certificato tutti i contratti, anche fittizi che i noleggiatori sono corsi a sottoscrivere nei primi giorni di gennaio di quest’anno, introducendo di fatto, una sanatoria generalizzata“.