Roma. «La Guardia di Finanza, dopo gli scandali NCC di Lenola e Campodimele, torna ad occuparsi del malaffare nel settore del trasporto pubblico non di linea romano, estirpando un sistema di evasione ed estorsione nei confronti degli ignari turisti che pagavano fino a 300 euro per spostarsi dall’aeroporto di Fiumicino fino al centro di Roma».
– È quanto dichiarano Uil Trasporti, Federtaxi Cisal, Ugl Taxi, Fit Cisl Taxi, Ati Taxi e Associazione Tutela Legale Taxi -.
«Ormai, per mettere fine alla piaga dell’abusivismo nel nostro settore, non passa settimana che non si legga sui quotidiani di sequestri, rinvii a giudizio e blitz da parte di tutte le Forze dell’Ordine, tranne il Gruppo Pronto Intervento Traffico di Roma capitale, che paradossalmente – continuano i sindacati – ha tra le sue priorità il contrasto dell’abusivismo nel comparto NCC e TAXI .
Vorremmo chiedere al comando dei Vigili Urbani fino a quando i tassisti regolari debbano ancora essere vessati con la ricerca ossessiva di cavilli normativi, permettendo contestualmente a migliaia di autorizzazioni NCC di fuori Roma di inquinare il mercato romano.
Sarebbe anche opportuno sapere per quanto tempo ancora dovremo tollerare l’ex vigile infedele del GPIT, con una autorizzazione ncc toscana, che accompagna turisti coreani fin sopra il Campidoglio e quanto tempo dovrà passare affinché la dott.ssa Modafferi – concludono la nota – prenda atto del suo fallimento operativo e dia l’opportunità ad altre persone più motivate di mettere fine a questa vergogna».